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Alzino la mano quanti conoscono la vera origine del nome Imperia, la mia città. Alle elementari ci hanno spesso insegnato che si trattava di un nome figlio della retorica fascista: la mia città nasce nel 1923 ed è oggi neo-centenaria, venne costituita a un anno dalla marcia su Roma dopo un progetto di lunga gestazione che mise insieme 9 comuni prima autonomi. Ecco perché il riferimento alle retoriche del ventennio. La verità? Non è così. La conferma me l’ha data la mostra “Imperia È. Un ponte tra passato, presente e futuro”, allestita dall’Archivio di Stato dal 2 dicembre 2023 e visitabile fino al prossimo 8 giugno 2024. La raccomandazione, per tutti gli imperiesi soprattutto, ma di certo anche per i turisti, è di non perderla, magari sfruttando uno dei tour guidati che in genere si svolgono il sabato (per info potete seguire i canali social dell’Archivio – qui Fb, qui…

Quando sono passata da Castiglione della Pescaia, qualche giorno fa, sono riuscita a prendere la cartolina ricordo del centenario della nascita di Italo Calvino con il francobollo e il timbro postale dedicato. Sorprendentemente, o forse no, oggi mi ritrovo a chiedere ad amici e familiari di procurarmi una cartolina con l’annullo speciale per il centenario di Imperia, la mia città. Gioie filateliche, o forse solo la voglia di ricordare attraverso oggetti che promettono di restare unici. Perché, in effetti, un centenario è un compleanno importante. Italo Calvino e Imperia sono nati entrambi nel 1923: lo scrittore il 15 ottobre, il capoluogo dell’omonima provincia il 21 ottobre. Casualità, certo, ma è tuttavia un incrocio divertente da pensare, e offre lo spunto per qualche riflessione. In un mare di fiori e olive La prima vicinanza che fa associare il centenario di Calvino a quello di Imperia è certo quella geografica. Le radici…

Di Italo Calvino e della Resistenza si legge e si parla molto: vuoi la fama dell’esordio letterario con Il sentiero dei nidi di ragno, vuoi la provincia medaglia d’oro alla Resistenza (quella di Imperia, dove combatté anche lui), vuoi le tracce forse più evidenti di un autobiografismo dal quale l’autore si è poi progressivamente allontanato. Se ne parla ma, io credo, non se ne sa mai abbastanza, sia perché quel periodo si allontana sempre più nel tempo, sia perché le fonti vive e orali spariscono, e delle fonti scritte spesso non si conosce ancora tutto. Il lavoro di Daniela Cassini e Sarah Clarke Loiacono aiuta nell’operazione di memoria. Italo Calvino. Il partigiano Santiago è uscito per Fusta editore spalleggiato dall’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Imperia. In una provincia medaglia d’oro alla Resistenza le storie, i personaggi e di conseguenza le fonti non mancano: è da qui che…

Il caso ha voluto che il 23 maggio, giorno di uscita in libreria della mia Torino di carta, mi trovassi in Liguria, a casa. Mentre percorrevo il lungomare in una coltre di umidità grigia insolita per maggio, accompagnata dalla bolla odorosa di iodio e fiori di pitosforo, riflettevo così sui concetti di residenza e domicilio. Pensavo che la residenza è una cosa che, per quanto burocratica, ha a che fare con le radici: in fondo risiedo qui, nella testa, nel modo di vedere il mondo. Me l’ha insegnato Calvino: inutile cambiare orizzonte, la prima immagine del mondo sarà sempre quella del parapetto affacciato sul mare, un promontorio a Levante e uno a Ponente, l’opaco alle spalle, sui suoi palchi di teatro che salgono tra le umide fronde boscose. Il domicilio, invece, è un luogo che si sceglie. E a me è capitato, per caso e forse per intuito, di scegliere…

Nell’estate del 2018 ho partecipato a un concorso giornalistico dedicato al tema dell’economia circolare. Ho deciso di raccontare la vicenda di una giovane startup ligure, Eco2Logic. Ne è uscita una storia che, vuoi il caso, vuoi i meccanismi farraginosi del voto online, non ha ricevuto la diffusione che avrebbe meritato. Ecco perché la ripropongo qui sul mio sito. L’originale la trovate qui. È possibile risolvere il problema dei mozziconi di sigaretta e, più in generale, di particolari insiemi di rifiuti creando nuovo materiale destinato a usi specifici? Eco2logic è una startup genovese nata da un’idea di quattro ragazzi under 30 che, grazie alla curiosità e a un successivo e attento lavoro di ricerca, hanno individuato nella tecnica della carbonizzazione idrotermale la linea di azione per ottenere dai mozziconi un carbone destinato all’uso nel settore delle pitture. Intanto, il lavoro nato dall’entusiasmo e alimentato dagli studi universitari ha trovato la strada…