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Calvino gate, qualcuno l’ha definito così, scherzandoci su con un po’ di ironia e un filo di amarezza. Il gioco metatestuale delle citazioni, si sa, di norma fa sorridere, ma quando si tratta del grande frullatore dei mezzi di comunicazione di massa – e la televisione, in aggiunta al riverbero social, questo è ancora oggi -, può generare fastidio. Il fatto è che si parla di Italo Calvino, e se ne parla nel contesto del Festival di Sanremo. Hai già letto tutti i miei articoli dedicati a Italo Calvino? Potrebbe sembrare ovvio se mi stessi riferendo alla promozione turistica di Sanremo, di un volto della città meno noto e più letterario, che io stessa promuovevo su Turismoletterario (qui il mio articolo sulla Sanremo di Italo Calvino) proprio in occasione del Festival della canzone italiana di qualche anno fa. La verità è che, pur trovandosi il Teatro Ariston a pochi passi…

Mi è capitato, di recente, di camminare ed essere folgorata da un pensiero: «Michele Serra lo scrive sempre nella sua biografia!». Stavo infatti meditando sul fatto, apparentemente straordinario, che dopo anni di lotte e delusioni oggi posso dire anche io che di lavoro scrivo, e mi pagano per farlo. Il fulcro del ragionamento è in realtà la presa di consapevolezza di una sconfitta: non scrivo per un giornale, non sono la firma di nessuna testata. E allo stesso tempo non sono una scrittrice, la mia firma non è associata a una produzione di narrativa. Ci ho provato, ci riproverò, ma ormai ho capito che questi mestieri non andranno a disegnare una carriera coerente e compatta. Perché io faccio parte di quel gruppo di millennial della prima ora – quelli nati negli anni ’80 – che hanno surfato l’onda del cambiamento enorme del digitale, lo hanno visto arrotolarsi prima che si…

Vero podcast o falsa intervista radiofonica? Chi può dirlo: siamo a Radio Fake! E poi, battute a parte, siamo in una fase storica in cui attraverso un programma sul desktop basta un click per raggiungere persone ovunque e chiacchierarci. Nasce così la mia collaborazione con il PDFF, il Piemonte Documenteur Film Fest, festival dedicato al mockumentary, per un progetto che si chiama Radio Fake, e che vuole esplorare e analizzare i temi del falso. E così eccomi a chiacchierare su Zoom con tanti personaggi diversi, in dialoghi che sono diventati poi dei podcast un po’ artigianali ma dai contenuti tutti da gustare in cuffia. Radio Fake è appena nata, ma vorrebbe diventare un luogo virtuale di conoscenza, di scambio, di confronto, perché no di crescita e formazione per tutti gli ascoltatori. Bufale e disinformazione popolano il discorso pubblico quotidiano e spesso non è facile distinguerle dalla verità tra milioni di…

Aspettavo questa data con grande curiosità: il 28 ottobre è uscito Viaggi d’autore. 35 ispirazioni in Europa sulle tracce di grandi artisti, un librone colorato e pieno di idee, foto e consigli di viaggio pubblicato da Touring Club Italiano e frutto di un progetto a cui ha collaborato la mia amica Alessandra, l’ideatrice di TurismoLetterario. Perché curiosa? Innanzitutto perché si tratta di un volume di grande formato, cartonato, illustrato e a colori, che esplora l’Italia e l’Europa inseguendo nomi noti di letteratura, arte, cinema, musica. Insomma, una mappatura di percorsi confezionati ad hoc per inseguire le mitologie segnate da letture e visioni che ci hanno particolarmente coinvolti. E poi perché… Beh, perché in questi 35 itinerari ce ne sono anche tre scritti da me! Due italiani, per la precisione, e uno nella vicina Francia. Luoghi che conoscevo, autori e artisti che amo e ho frequentato: ve li svelo? Mh… Ci…

A Torino c’è il sole e un’arietta frizzante da inizio autunno che spazza il cielo e accende l’azzurro su cui si stagliano, nei raggi di sole brillanti, gli ippocastani del centro. È ottobre e inizia Biennale Democrazia: mentre ci godiamo la giacca, mentre montano le luci d’artista, mentre le ore di luce diminuiscono e le piogge – spesso le alluvioni – caratterizzano le giornate di un mese anomalo e in fondo ormai consueto. Non è certo la consueta stagione per un evento come Biennale Democrazia, che da sempre animava la primavera degli eventi torinesi ma, complice la rivoluzione mondiale, ha spostato l’edizione all’autunno 2021. Proprio un anno fa Biennale pubblicava una call pubblica, aperta ai cittadini, per la proposta di temi e argomenti che fossero declinabili secondo il tema principale: Un pianeta, molti mondi. C’era appena stata un’alluvione devastante in tutto il basso Piemonte e Liguria di Ponente, recuperavo l’assurdo…

Olimpiadi strane, quelle di questo 2021: anno dispari con un logo olimpico che descrive un anno pari: l’anno della pandemia. Olimpiadi strane anche perché, nonostante il loto potere simbolico e il per ora ricchissimo medagliere italiano che riempie di orgoglio anche chi, come me, non segue e non sa nulla di sport, la loro narrazione è come sospesa in un’estate fatta di pandemia, green pass, vacanze e dubbi. Olimpiadi lontane, queste di Tokio 2020 che si svolgono nel 2021, con le solite polemiche su come sono descritti gli atleti, grande tifoseria, felicità e storie di coraggio e riscatto. Tra i narratori di pregio delle Olimpiadi c’è, inaspettatamente, un giovane Italo Calvino, ventinovenne aspirante giornalista alle prese con la cronaca dei giochi come inviato dell’Unità a Helsinki. Correva l’anno 1952: quasi 70 anni fa. Cercando informazioni in rete su questo episodio della vita di quello che sarebbe poi diventato uno dei…

Si chiama Vanina Guarrasi, professione poliziotta. La conosce molto bene chi, come me, da qualche anno si è appassionato ai romanzi gialli di Cristina Cassar Scalia sviluppando quella che, a conti fatti, potremmo definire quasi come un’amicizia letteraria. Vanina è costruita così solidamente, piena di contraddizioni e irrisolti, che è impossibile non provare, istintivamente, empatia per questo personaggio. Una super sbirra dal passato complicato, dal cuore pasticciato e dal fiuto straordinario, specialmente quando si tratta di cold case, storie cioè mai risolte del passato. In libreria da maggio 2021 L’uomo del porto (Einaudi), la nuova avventura di Vanina, è il quarto capitolo di quella che ha i tratti decisi di una serie di gran successo. Libro dopo libro, ogni volta condivido con le amiche la stessa sensazione di spaesamento una volta girata l’ultima pagina: e adesso? Dove ritroverò tutti i miei amici? Perché, come già mi ero interrogata in questo…

Confini, barriere, dogane, frontiere: segni sulle mappe, linee immaginarie che separano aree geografiche, ma anche lingue, mondi culturali, pensieri. Soprattutto: bacini di storie ricche perché innestate là dove si fronteggiano, scontrandosi o fondendosi a seconda dei casi, degli universi semiotici, cioè che “fanno senso”. Di confini mi è capitato di occuparmi spesso proprio in semiotica, ed è da questa antica curiosità che è stata solleticata la mia voglia di esplorare il nuovo libro di Mauro Suttora, giornalista di Huffington Post. Si intitola Confini. Storia e segreti delle nostre frontiere, lo pubblica Neri Pozza, ed è un reportage-racconto di tutti i confini d’Italia, da quello occidentale di Ventimiglia salendo su lungo tutto l’arco alpino – ma con gran pena le reca giù, ricordate? – e toccando Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia, alle porte dell’oriente. Sono dunque partita per il viaggio a pochi chilometri da casa, dove si apre…

Una caccia al tesoro, ma digitale, pixel dopo pixel, inseguendo tracce lasciate da utenti della rete. È l’idea alla base di #Datastories, il nuovo saggio di Alice Avallone uscito nella collana Tracce di Hoepli, diretta da Paolo Iabichino. Sull’ispirazione delle “tracce” che danno il nome alla collana, Alice Avallone costruisce un testo che mescola etnografia digitale, osservazione dei “fatti” della rete, immersione nel mondo dei trend e di ciò che sempre più spesso rimbalza sui canali mediatici. Si potrebbero sintetizzare così le linee che tengono insieme l’architettura di questo lavoro, un’indagine che ha lo scopo fondamentale di capire chi si muove dietro lo schermo, dall’altra parte di quella superficie luminosa davanti a cui sempre più spesso siamo tutti inchiodati. Noi, gruppi e associazioni, enti, ma anche aziende. E io credo sia questo uno dei pregi di questa analisi dedicata agli small data: aiutarci a capire trend, utili se anche noi…

Gennaio è un mese di ripartenze, di inizi, e anche di memoria. Il 27 gennaio tornerà infatti anche in questo strano tempo pandemico che ha aperto l’anno 2021 il Giorno della Memoria. Il Circolo dei lettori di Torino lo celebrerà nel nome di Primo Levi (il poliedrico Primo Levi, come ne scrivevo su questo blog) con un evento continuativo ricco di contenuti multimediali che si chiamerà Io so cosa vuol dire non tornare. Sarà un mese intero di incontri, ritratti, podcast, lezioni, letture, riflessioni, tutto online, sui canali digitali del Circolo dei lettori. L’evento prende vita grazie alla collaborazione con  il Centro Internazionale di Studi Primo Levi, il cui direttore avevo intervistato in occasione del centenario di Primo Levi, nel 2019. «Quanto ci manca la sua voce. Limpida, pacata, così profonda da riuscire ad arrivare sempre al cuore delle cose. Anche, ma non soltanto a quel cuore nero che è…