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Qualche giorno fa mi è arrivata Boomer, la newsletter che Michele Serra scrive per Il Post. Era dedicata a un tema spinoso: “come si parla con i complottisti?” ed era figlia di una precedente newsletter dal titolo “Manca la terra sotto i piedi” dedicata, in buona sostanza, al medesimo argomento. La prendo da qui, e parto da lontano, perché leggendo entrambe ho avuto, insieme a Serra, l’evidenza lampante che siamo davanti a un problema profondo, al quale spesso non sappiamo come reagire: la gente crede alle fake news, la gente si radicalizza su negazionismi vari e compositi. La gente, però, sta intorno a noi, spesso vicinissimo. Come si fa? Serra chiude con un interrogativo che lancia ai lettori, e che ho fatto spesso mio: “Davvero non si può e peggio non si deve fare niente, perché ogni parola […] non può che peggiorare la […] situazione? E fino a che…

C’è forse una data migliore del 29 febbraio per parlare di una vacanza che è stata quasi non registrata, e di uno dei suoi luoghi più suggestivi? Il Convento dei frati Cappuccini di Monterosso al mare appare di tanto in tanto, più che nei ricordi, nella mia consapevolezza. Un anno e mezzo fa sono stata alle Cinque Terre, da sola. Avrei voluto andare al mare per stare qualche giorno in pace, nel relax totale. Era la fine di un settembre caldo, uscivo da una stagione lavorativa intensa e da una strada di ripensamenti, ansie, desideri disattesi e amarezza. Niente lasciava immaginare che avrei trovato quattro giorni di mareggiata intensa, tanto da dover rinunciare alla spiaggia e a qualsiasi uscita in barca. Non restava che cavarsela ugualmente, da soli. Volevo andare al mare per rilassarmi e non pensare a niente, e invece no. Non ho mai tirato fuori asciugamano e occhialini:…

Alzino la mano quanti conoscono la vera origine del nome Imperia, la mia città. Alle elementari ci hanno spesso insegnato che si trattava di un nome figlio della retorica fascista: la mia città nasce nel 1923 ed è oggi neo-centenaria, venne costituita a un anno dalla marcia su Roma dopo un progetto di lunga gestazione che mise insieme 9 comuni prima autonomi. Ecco perché il riferimento alle retoriche del ventennio. La verità? Non è così. La conferma me l’ha data la mostra “Imperia È. Un ponte tra passato, presente e futuro”, allestita dall’Archivio di Stato dal 2 dicembre 2023 e visitabile fino al prossimo 8 giugno 2024. La raccomandazione, per tutti gli imperiesi soprattutto, ma di certo anche per i turisti, è di non perderla, magari sfruttando uno dei tour guidati che in genere si svolgono il sabato (per info potete seguire i canali social dell’Archivio – qui Fb, qui…

Sabato scorso a Sanremo ha piovuto più o meno tutto il giorno: correvo a prendere il treno dopo essere uscita dalla sala stampa Lucio Dalla e mi sono accorta che gli stencil di Dargen D’Amico disegnati sull’asfalto stavano svanendo. Gli stessi stencil che, solo pochi giorni prima, mi avevano dato il benvenuta nella città del Festival pronta alla sua settimana di riflettori e musica. A parte l’effetto di tristezza da fine evento stile Mary Poppins (ricordate i disegni di Bert sul pavimento, che si cancellano con la pioggia?), la scena mi ha ribadito con forza quanto sia decisivo questo gigantesco evento mediatico, e quanto ogni anno, ciclicamente, tendiamo a dimenticarci che cos’è davvero Sanremo, a ricascare in meccanismi, narrazioni e polemiche. La settimana del Festival di Sanremo è e ha un tempo anomalo: impossibile trovare un momento per fermarsi e considerare, unire punti, costruire analisi. Ora che ho archiviato il…

Non c’era un programma definito, non ci avevo pensato e non l’ho fatto apposta. Sta di fatto che, cammina cammina, viaggia, leggi e studia, questo 2023, anno del centenario di Italo Calvino, mi ha permesso di toccare pressoché tutte le città in cui lo scrittore ha vissuto e, un po’ per caso un po’ per scelta, di scoprire, cercare, quasi sempre trovare le case dove ha abitato. Qualche tempo fa il collega Paolo Morelli del Corriere Torino mi domandava, come autrice di una guida letteraria, di una guida “reale” e addottorata in semiotica letteraria su Calvino, se a Torino esistesse una targa, un monumento, un “qualcosa” intitolato a Calvino. Ci abbiamo ragionato insieme e abbiamo scoperto che no, non c’è niente di legato a Calvino che sia stato salvato dalla brulicante e vorace città e segnalato come “luogo letterario”. Paolo ha poi trovato spazi intitolati allo scrittore e ne ha…

A ottobre 2023 ho fatto un viaggio condensando più tappe. L’elemento comune? Italo Calvino. Quando ho organizzato l’itinerario non sapevo ancora che alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma sarebbe stata ospitata una mostra che avrebbe costituito un tassello ulteriore della mia esplorazione. Non solo: la mostra inaugurava proprio quando io mi sarei trovata a Roma. Con una sorpresa: la presenza della figlia di Italo Calvino, Giovanna. Ecco perché non potevo mancare a Lo sguardo dell’archeologo, un percorso espositivo che si incastra benissimo con due altre caratteristiche del luogo dove è allestito. La prima: la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma ospita un museo permanente, si chiama Spazi Novecento ed è liberamente visitabile non solo da studenti e fruitori della Biblioteca. È un percorso che, come ben sottolinea il nome, ripercorre le vite di tantissimi scrittori del Novecento attraverso manoscritti, lettere, ma anche oggetti che hanno caratterizzato la vita – la scrittura,…

Comincerò col dire… No, questo è Calvino, ma vorrei in ogni caso iniziare a parlare di Favoloso Calvino, la mostra allestita in occasione del centenario calviniano alle Scuderie del Quirinale di Roma partendo da Torino e dalle sue Luci d’artista. Quest’anno, infatti, forse per una delle prime volte da che io ricordi, a decorare il lungo rettilineo di via Po non ci sono stelle e pianeti di Palomar, la luce realizzata da Giulio Paolini. Non ci sono perché sono a Roma, a illuminare i cieli di via XXIV maggio proprio in occasione della mostra, inaugurata lo scorso ottobre e visitabile – luce d’artista inclusa – fino al 4 febbraio 2024. Ora, forse si notano già alcuni dettagli che per me proprio dettagli non sono. Il titolo, innanzitutto: la luce si chiama proprio così, come il personaggio di Calvino: Palomar. Non è meraviglioso? L’ho pensato per anni ammirando col naso in…

Fuori dalla Loggia degli abati di Palazzo Ducale c’è una grande C sorridente, la C di Calvino, o forse la C di una mezzaluna. Chi lo sa: l’ambiguità è perfetta, perché nel mondo che si apre superata quell’insegna le lettere diventano fantasia, e la fantasia si fa letteralmente di carta. Pagine, certo, spartiti, scenografie, bozzetti, tele e disegni, fumetti, persino sussidiari, copioni, quinte teatrali. Benvenuti a Calvino cantafavole! Siamo a Genova, a Palazzo Ducale, la mostra fa parte delle iniziative per il centenario di Italo Calvino inaugurate a ottobre 2023 ed è anche parte del programma di Genova Capitale italiana del libro 2023. A curare questo percorso con i suoi oltre duecento pezzi vari esposti sono Eloisa Morra, critica letteraria, curatrice e Associate Professor di letteratura italiana contemporanea all’Università di Toronto, e Luca Scarlini, scrittore, drammaturgo per teatri e musica, narratore, performance artist. Ho vistato la mostra tre giorni dopo…

È in corso a Genova, a Palazzo Ducale (nella Loggia degli Abati, al “piano di sotto”) la mostra Calvino cantafavole. Quello che forse in tanti non sanno è che la mostra ha un’interessante appendice al piano di sopra. Casa Luzzati si trova dentro Palazzo Ducale, è un luogo che custodisce e racconta la memoria dell’immenso archivio di Lele Luzzati, un baule dove trovare schegge della sua fantasia. È proprio a Casa Luzzati che il percorso del Calvino fiabesco prosegue, con un approfondimento che è dedicato al Maestro, e al bosco delle sue collaborazioni con i grandi del Novecento tra cui Calvino stesso. In mostra ci sono oltre cento opere originali: da un lato c’è un ramo dedicato a una serie di materiali legati alle fiabe narrate su vinili e cassette, con il Quartetto Cetra, dall’altro ci sono scenografie, bozzetti e disegni realizzati per tante delle diramazioni che l’opera di Calvino…

Quando sono passata da Castiglione della Pescaia, qualche giorno fa, sono riuscita a prendere la cartolina ricordo del centenario della nascita di Italo Calvino con il francobollo e il timbro postale dedicato. Sorprendentemente, o forse no, oggi mi ritrovo a chiedere ad amici e familiari di procurarmi una cartolina con l’annullo speciale per il centenario di Imperia, la mia città. Gioie filateliche, o forse solo la voglia di ricordare attraverso oggetti che promettono di restare unici. Perché, in effetti, un centenario è un compleanno importante. Italo Calvino e Imperia sono nati entrambi nel 1923: lo scrittore il 15 ottobre, il capoluogo dell’omonima provincia il 21 ottobre. Casualità, certo, ma è tuttavia un incrocio divertente da pensare, e offre lo spunto per qualche riflessione. In un mare di fiori e olive La prima vicinanza che fa associare il centenario di Calvino a quello di Imperia è certo quella geografica. Le radici…