Autore

Alessandra Chiappori

Sono una giornalista, mi occupo di uffici stampa per la cultura e l'ambiente, di comunicazione e social media. Ho un dottorato in semiotica: va da sé che ho una spiccata curiosità per tutto ciò che ha a che fare con i testi e i loro meccanismi. Amo il mare, leggo tantissimo e adoro scrivere: A contrainte è il mio sito, ci trovate recensioni di libri e racconti di quel che mi circonda!

EDIT di novembre 2023: come si può leggere dalla data, ho scritto questo articolo il 25 ottobre. Una manciata di giorni dopo Ernesto Ferrero se n’è andato. Vorrei allora che questo scritto fosse un affettuoso omaggio. Leggetelo così. Grazie. *** «Si immagini di parlare con un nonno». Mi ha detto così lo scorso aprile, al telefono, Ernesto Ferrero. Grazie a una catena di gentilezze ho avuto la fortuna per me preziosissima di poter sottrarre alla routine privata di un ex ufficio stampa Einaudi, nonché direttore del Salone del libro di Torino per anni, quasi un’ora di chiacchiere telefoniche alla ricerca delle memorie vive di Italo Calvino che io non posso avere, e che invece Ferrero tiene tra i ricordi più cari. Questo lo sapevo perché, anche per costruire Torino di carta ed entrare in “casa Einaudi” avevo già letto I migliori anni della nostra vita, e più di recente, lo…

Quando sono passata da Castiglione della Pescaia, qualche giorno fa, sono riuscita a prendere la cartolina ricordo del centenario della nascita di Italo Calvino con il francobollo e il timbro postale dedicato. Sorprendentemente, o forse no, oggi mi ritrovo a chiedere ad amici e familiari di procurarmi una cartolina con l’annullo speciale per il centenario di Imperia, la mia città. Gioie filateliche, o forse solo la voglia di ricordare attraverso oggetti che promettono di restare unici. Perché, in effetti, un centenario è un compleanno importante. Italo Calvino e Imperia sono nati entrambi nel 1923: lo scrittore il 15 ottobre, il capoluogo dell’omonima provincia il 21 ottobre. Casualità, certo, ma è tuttavia un incrocio divertente da pensare, e offre lo spunto per qualche riflessione. In un mare di fiori e olive La prima vicinanza che fa associare il centenario di Calvino a quello di Imperia è certo quella geografica. Le radici…

Difficoltà, contraintes, schermi e intercapedini, gusci di conchiglia. Un repertorio vago e astratto, ma solo se letto senza l’indizio fondamentale. Sono infatti tutte “cose” di Calvino, che a unirle a penna come nel gioco della Settimana enigmistica forse uscirebbe proprio il suo profilo. Il repertorio è l’esito di un viaggio, l’ho da poco finito e mi ha portato lungo oltre 700 pagine che, senza filtri, definisco meravigliose fin dal titolo di questo scritto. Sono quelle di Calvino fa la conchiglia. La costruzione di uno scrittore, immenso libro che Domenico Scarpa ha pubblicato per Hoepli. Fin dalle prime pagine, le note dell’autore per introdurre e istruire alla lettura di quello che è un oggetto-congegno complesso, ho avuto la sensazione che questo fosse un libro totale.Un libro, cioè, che con la pazienza di anni di studio e la passione di uno sguardo critico che vuole comunicare ad altri le sue scoperte e…

Conoscevo Serenella Iovino perché, facendo ricerca per la tesi di dottorato, avevo già incontrato qualche suo scritto su Calvino, e conoscevo Italo Calvino’s Animals, testo da cui ha avuto origine Gli animali di Calvino pubblicato in questo 2023 da Treccani e da me prontamente acquistato al Salone del libro, con tanto di dedica dell’autrice. Autrice alla quale ho spiegato che un intero capitolo della mia tesi sulla spazialità in Calvino era dedicato agli uccelli. La questione dello sguardo dall’alto, il terrazzo di Palomar, gli storni, il Barone… Insomma, ora che il libro l’ho letto (e apprezzato tantissimo, spoiler nel primo paragrafo) posso confermare che se io questa tesi l’avessi avuta da scrivere nel 2023 probabilmente mi sarei addottorata con due anni di ritardo per recuperare tutto quello che sarebbe uscito su Calvino, tra cui questo testo di Serenella Iovino. Però sarebbe stata una tesi diversa: più ricca, densa di nuovi…

Iperborea ha da poco inaugurato una nuova collana di saggi narrativi, proprio così, un bellissimo ossimoro, se vogliamo pensarlo tale. Si chiama “i corvi” e tra i primi titoli disponibili include un libro che mi è piaciuto tantissimo: L’uomo con lo scandaglio, di Patrik Svensson. Come mai questa affinità elettiva? Facile, conoscendo i miei gusti letterari: questo libro mette insieme il tema del mare, la curiosità, e questa particolare forma che non è totalmente scientifica come un saggio, ma nemmeno totalmente romanzesca come la narrativa. Un ibrido. Una forma che ne tiene insieme due e, secondo me, proprio in questa sua natura trova un elemento distintivo e di grande forza. Ma, come dicevo, c’è anche il mare a fondamento del fascino che promana da questo libro, fin dalla bellissima copertina blu-azzurra. Questo testo infatti è un viaggio che ci porta dal cosmo al punto di vista umano, dalla superficie alle…

Calvino è ubiquo in questo 2023 del centenario: “tutti scrivono di Calvino”, verrebbe da dire, o, variando preposizione, “tutti scrivono su Calvino”. È più raro, invece, che si scriva “con Calvino”. Non tanto una scrittura a quattro mani con Italo, che sarebbe davvero un progetto visionario e, io penso, irrispettoso. No, proprio con Calvino come materiale narrativo. Mi sono accorta, con sorpresa, che l’autore può diventare, e lo ha fatto già da tempo, materiale di scritture altrui. “Ma sei proprio un personaggio”, faceva dire Camilleri da Montalbano al suo vice Mimì Augello. Ecco, qui sarebbe un’esclamazione da rivolgere a Calvino. Non so dire se gli sarebbe piaciuto: penso di no. Fatto sta che accade. Ne ho parlato per un esempio recente e italiano: Il giardino di Italo, di Enzo Fileno Carabba, che mescola insieme aspetti biografici, domande da lettore e delicata poesia in un racconto. Poi ho scoperto che, specie…

Anni fa avevo iniziato Treno di notte per Lisbona: non era periodo, si vede, ma non sono mai andata oltre le prime 30 pagine. Leggere Pascal Mercier, in effetti, non è banale come bersi di filato un libro leggero. Ho sperimentato nuovamente questa sensazione con Il peso delle parole, un bel librone pubblicato da Fazi Editore che mi aveva affascinata per la copertina, un quadro fatto di azzurri e di uno scorcio inconfondibile per chi l’abbia visto di persona: il Molo Audace di Trieste. Sotto a uno dei tipici lampioni della città cosmopolita per eccellenza passeggia un uomo. Scopriremo presto, dalla prima pagina, che si tratta di Simon Leyland, che di mestiere fa il traduttore. Il libro si apre con il suo arrivo a Londra dove viene accolto con un “welcome home”: cosa c’entra Trieste, dunque? C’entra, c’entra. Adagio adagio il lettore conosce questo strano personaggio affascinato da una cartina…

Sono giorni in cui il direttore del Museo Egizio di Torino è sotto i riflettori. Succede che il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa, si sia scagliato contro Christian Greco per aver, anni fa (2018) favorito l’ingresso dei cittadini musulmani al museo, fatto che ne farebbe un razzista. In realtà non è affatto così: già Giorgia Meloni era intervenuta per una mera strategia di marketing che intendeva facilitare il dialogo tra Italia e culture arabofone: i reperti del Museo arrivano tutti dal mondo arabo. Sintetizza bene la vicenda il mio amico e collega Paolo Morelli sul Corriere Torino. L’occasione mi sembra ideale per condividere, nel solco di quel lento recupero che ogni tanto faccio qua sopra dei miei vecchi articoli usciti su Mentelocale e cancellati in toto (4 anni di lavoro la cui esistenza permane solo in una mia cartella di pdf salvati) l’intervista che feci il 2 luglio 2019 a…

C’è una contraddizione bellissima dentro la biografia di Italo Calvino scritta da Antonio Serrano Cueto: Calvino ha sempre dichiarato di non amare l’autobiografia, ragione per la quale ci ha fornito, tra le righe dei suoi testi narrativi e saggistici, poche informazioni su di sé. E allora di cosa constano le quasi 500 pagine di questo poderoso volume uscito ad aprile 2023 per i Baobab di Mondadori? Di un sacco di informazioni che, con perizia e con visione ampia, restituiscono un ritratto di Calvino: uno dei più completi che mi sia capitato di leggere, uno dei più aggiornati. Prova ne è l’estesa bibliografia che accompagna il volume e che include testi di e su Calvino, ma anche archivi. Insomma, lo spagnolo Antonio Serrano Cueto, studi di filologia classica alle spalle e attualmente insegnante di filologia latina, con il suo sguardo defilato, oltre il confine e fuori dal conciliabolo degli italianisti e…

Romanzo, c’è scritto sulla copertina, ma è un termine che non basta a descrivere questo volo della fantasia che pesca a piene mani dalla biografia di Italo Calvino e dai tanti, tantissimi rivoli che si aprono da Villa Meridiana e da quel giardino paradisiaco rievocato nel titolo. Il giardino di Italo, di Enzo Fileno Carabba, è uscito da poco per Ponte alle grazie e mi ha stupefatta, sorpresa e divertita tantissimo con la sua sapiente leggerezza. Non saprei come classificarlo: è una storia che da Calvino prende spunto per inventare un personaggio, un po’ come Il bambino e le isole di Marino Magliani, ma no, non è esattamente così, perché è anche una particolarissima biografia del Calvino bambino nella sua Sanremo fatta di piante rare ed esotiche, della sua infanzia tra Corriere dei piccoli (la storia di Pier Lambicchi e dell’arcivernice vale la lettura del libro) e fascinazione per le…