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Alessandra Chiappori

Sono una giornalista, mi occupo di uffici stampa per la cultura e l'ambiente, di comunicazione e social media. Ho un dottorato in semiotica: va da sé che ho una spiccata curiosità per tutto ciò che ha a che fare con i testi e i loro meccanismi. Amo il mare, leggo tantissimo e adoro scrivere: A contrainte è il mio sito, ci trovate recensioni di libri e racconti di quel che mi circonda!

Che estate sarebbe senza mare? Difficile immaginarlo in un paese come l’Italia: oltre ottomila chilometri di costa e un susseguirsi di paesi, litorali, paesaggi e civiltà. C’è l’estate vivace della Versilia, quella tutta colori pastello di Varigotti, quella affollata di Riccione e quella sorprendente della Riviera del Conero, quella metropolitana di Ostia, c’è l’estate isolana, nelle sue tante sfumature, quella di scogli e quella di sabbia, quella di cemento ai bordi della città, quella della spiaggia selvaggia, da conquistare. E poi ci sono le persone che quelle estati e quelle spiagge italiane le popolano: balneari, bagnini, gelatai, venditori di angurie e pescatori, baristi e camerieri, affittacamere e turisti italiani, avvezzi, magari proprietari di una seconda casa, oppure stranieri, non solo rispetto ai confini nazionali ma a quelli regionali. Ogni regione, ogni tratto di mare, ogni posto, qui, è un microcosmo. Un ventaglio di umanità sempre uguale a se stessa, o…

Giugno, una spiaggia dorata dal primo sole, un poco di brezza, giusto quel che occorre a interrompere il blu turchese del mare con qualche striatura bianca. Sì, l’ambientazione era perfetta: l’ideale per leggere Lungomare nostalgia, il nuovo romanzo di Andrea Malabaila da poco uscito per Edizioni Spartaco e che mi ero procurata già in anteprima al Salone del libro di Torino guidata da una grande curiosità. Parere a caldo, condiviso privatamente via messaggio con l’autore e poi qualche ora dopo su Facebook: quanto ho pianto! Ma, come scrivevo, sono state lacrime piene, belle, lacrime di commozione per un riconoscersi pressoché in ogni pagina di una storia che va avanti e all’indietro insieme, e che ha la tenerezza, la delicatezza e tutto il peso della responsabilità di raccontare un nonno. Tutto parte (anche) dalla copertina Fin dalla copertina, Lungomare nostalgia mi è sembrato bellissimo e ho deciso di volerlo leggere. Innanzitutto…

Moto da luogo, il complemento che indica un luogo dal quale si arriva, e a volte si arriva per ripartire, verso un altro luogo, con un complemento di moto a (verso) luogo. Arzigogolando tra grammatica e pensieri mi pare giusto iniziare così a parlare di Dall’orto al mondo, di Barbara Bernardini, pubblicato da Nottetempo. Un prezioso libro che avrei difficoltà a etichettare in una libreria, ma il cui sottotitolo dice molto per cavarmi d’impaccio: “Piccolo manuale di resistenza ecologica”. Un manuale, quindi? Forse, ne ha diversi tratti. Un libro sull’ecologia? Se vogliamo, anche. Un racconto di resistenza? Decisamente sì, una resistenza che ha a che fare con la consapevolezza, con la lentezza, con il recupero di uno sguardo naturale, con un nascondiglio tra le fronde, con l’odore delle foglie di pomodoro e con il ricorso al calendario della luna e delle semine. Sembrerà banale parlare di orto, ma con Barbara…

Si avvicina il 25 aprile del 2023 e in molti, immagino, parleranno di Italo Calvino, di guerra partigiana, di scritti e di ricorrenze, di temi da ricordare, di Liberazione. Credo sia giusto farlo, anche se le insidie della retorica sono molte. Del resto è l’anno del centenario di Calvino: le pubblicazioni a lui dedicate sono numerosissime, gli spunti ancora e sempre attuali, Resistenza inclusa. Perché Calvino sì, fece il partigiano sulle Alpi liguri. Il suo nome di battaglia era Santiago, si unì col fratello alle brigate garibaldine della zona di Sanremo, le stesse del ponente ligure dove aveva combattuto Felice Cascione, il giovane medico autore di Fischia il vento. Calvino e la guerra partigiana: cosa leggere, cosa scoprire Di questa esperienza, e della guerra in generale, Calvino parla in molti racconti dove, sua caratteristica, rifugge la biografia, salvo regalarci qualche scorcio di Sanremo e qualche aggancio a fatti reali, e…

Nel 2009 usciva per Bompiani il saggio di Umberto Eco Vertigine della lista. Ecco, ripensando a qualche mese di distanza alla mostra che ho visto alla Kasa dei libri di Milano, dedicata a Italo Calvino, riassumerei la mia esperienza in una perifrasi cugina della vertigine di Eco: Vertigine bibliografica. Una straordinaria, ricchissima, ironica e felice vertigine bibliografica che ho avuto la fortuna di poter provare a febbraio 2023. La storia di come io abbia rischiato di non partecipare alla visita guidata alla mostra che avevo prenotato in un momento di follia grazie a due fortunosi biglietti del treno e un’amica ospitante ha già di per sé qualcosa di calviniano, ne sono tuttora convinta. Mi viene da pensare a un episodio sospeso tra l’affannarsi inutile del Lettore di Se una notte d’inverno e il peregrinare osservativo di Palomar. Insomma: al civico 4 di Largo De Benedetti ho rischiato di non arrivare…

Cosa succede a una famiglia di tre fratelli quando i genitori, ormai settantenni, decidono di divorziare? La domanda che dà il la a “Una famiglia moderna” di Helga Flatland (Fazi) è, nella sua banalità, questa qui. Tutto prende forma nella sorta di prologo che precede l’avvio del romanzo: una vacanza in Italia (i protagonisti sono norvegesi) per festeggiare il settantesimo del papà, una cena carica di aspettative tutti insieme e, nel mezzo della tavolata che tiene insieme relazioni, sentimenti, emotività differenti e aspettative coltivate da decenni di matrimonio e vita familiare, ecco la deflagrante notizia. Da qui, a catena, seguiamo la famiglia di Liv (la sorella maggiore), Ellen (quella di mezzo) e Håkon (il più piccolo) per qualche anno e ne esploriamo pensieri, mutamenti, dubbi. Le facce del prisma Il sorprendente pregio di questo romanzo – uno dei tanti – è che è costruito non per capitoli in forma classica,…

Ultimamente ho iniziato a leggere sempre più testi dedicati alla salute mentale. Niente di professionale, beninteso: solo una buona divulgazione, e quando parlo di buona divulgazione intendo qualcosa che, pregio di ogni buon libro che possa definirsi tale, smuove ingranaggi dalla pagina di carta al mondo reale. Questa capacità trasformativa, unita a un movimento probabilmente personale, l’ho ritrovata in molte delle letture proposte da Enrico Damiani Editore che ha sì una collana di mindfullness, ma che anche in saggistica e narrativa-memoir riesce sempre a dare spazio ad autori dallo sguardo interessante ed empatico, e a temi che spesso mescolano aspetti psicologici e sociali. Sono libri utili per capire il mondo, e di rimbalzo per aprirsi delle porte interiori su aspetti di sé proprio in relazione al mondo là fuori. Gli esempi sono tutti su questo blog, e allora prima di raccontare la mia nuova lettura a tema li ricordo con…

Era autunno; qualche albero era d’oro Siamo nella Torino mai nominata della Nuvola di smog di Italo Calvino, ho ascoltato questa frase – questa immagine – poche ore fa e ancora mi risuona tra gli occhi e la mente. Succede così perché mi ricordo la scena del romanzo, il protagonista arriva in quello che possiamo immaginare come il quartiere bene, ricco di verde, di Crocetta, in una giornata di autunno (vabbè, sì, lo confesso: me la ricordo perché l’ho utilizzata per Torino di carta). Ma succede anche perché ho ancora stampato nello sguardo il giallo-oro degli alberi di giganti di piazza Cavour, a Torino, che ho fotografato qualche giorno fa. Calvino, chi frequenta queste lande telematiche lo sa, è una mia grande fissazione, ma è pur vero che la maestosità e il colore degli alberi d’autunno in certe piazze, viali e parchi di Torino lascia sempre stupefatti, con gli occhi…

E così ci ha lasciato. Un sabato mattina di agosto, con la consueta pacatezza ed eleganza, ma per una constatazione insesorabile: Piero Angela non c’è più. Nessuno di noi dura all’infinito, ricorda la razionalità scientifica su cui il capostipite dei divulgatori italiani ha lavorato tutta la vita. Eppure sembra impossibile, pareva di poterlo credere sempre con noi, carismatica figura di pioniere della divulgazione scientifica. Lui, che raccontava il mondo complesso di scienza e tecnologia a tutti, lui che si calva nel pianeta dei dinosauri, e chissà quanta parte ha avuto proprio quel programma nell’immaginario di noi bambini dei primi anni Novanta, lui che viaggiava coi globuli rossi nel corpo umano e nei suoi studi elegantissimi ospitava Paco Lanciano e i suoi laboratorietti televisivi di fisica. L’inventore di Quark, che guardavo il sabato sera, da bambina, coi miei sul divano come fosse un filmone al cinema. Il torinese che suonava il…

I libri di mare sono la mia passione: ho imparato a scoprirla di recente, osservando i legami quasi invisibili tra i volumi della mia libreria, prestando attenzione alle mie liste dei desideri e accorgendomi che c’era una ricerca neanche troppo sotterranea che collegava il piacere della lettura di romanzi ambientati in luoghi di mare al fascino di alcuni progetti editoriali ispirati a grandi elementi mitologici del mare – fari, isole, viaggi remoti – fino all’approfondimento con una divulgazione ora umanistica ora scientifica, due facce di una medaglia. Dopo le liste del 2021, 2019 e 2018, non si esauriscono i miei consigli dedicati ai libri sul mare. Se siete in cerca di idee e ispirazioni, questo articolo fa per voi. Ci tuffiamo? Ambiente: come ce ne parla il mare Imprescindibile, per la raccolta di libri dedicati al mare dell’estate 2022, una stagione mai così calda, dove già a giugno patiamo la…