La attendiamo da un anno e poco più, e già sappiamo, se siamo suoi fan, che non rivedremo la nostra eroina Vani Sarca, la ghostwriter che ci ha fatto scoprire e innamorare della scrittura di Alice Basso. Perché è lei che attendiamo: Alice Basso. E lei arriva, proprio oggi, 2 luglio, con la succosissima novità che la riguarda, il nuovo romanzo edito da Garzanti. Titolo: Il morso della vipera. C’è Vani Sarca? No. Ma la cosa che vi stupirà è che dopo dieci pagine già amerete la nuova eroina (perché sì, anche questa sarà una saga, e Il morso della vipera è solo la prima “puntata”), Anita Bo, dattilografa nella Torino anni Trenta.

Non ve lo aspettavate, eh? Ma la sorpresa di Alice Basso è proprio questa: rivoluzionare ogni aspettativa, inventarsi nuove voci, nuove trame, nuovi espedienti e trasportarci in un’epoca diversissima da quella dei casi gialli a cui eravamo abituati con Vani e il Commissario Berganza. Dunque andiamo indietro nel tempo, giugno 1935, in pieno ventennio fascista. Nell’estate torinese Alice Basso ci fa conoscere Anita e la sua amica Clara durante una festa dei bersaglieri. Ed è lì che si crea il nodo che darà avvio alla storia: trovare un lavoro per Anita. No, non vi dico come si arriva qui, sennò che gusto c’è?!

Siamo negli anni Trenta, Anita è una ragazza molto bella e molto furba, ma non troppo attenta a studio e scrittura. Il fatto che finisca a lavorare come dattilografa in una casa editrice è tanto ovvio quanto, insieme, strano per una persona che non ha mai letto un libro, tanto meno un giallo. Perché sì, la casa editrice in questione ha la caratteristica di editare una rivista di racconti gialli: siamo alle Edizioni Monné, e Saturnalia è la rivista di racconti polizieschi americani che, con l’avvallo della censura, l’editore traduce e porta in Italia, aggiungendo a ogni uscita anche una storia originale di, diciamo così, stampo fascista, Le indagini del commissario Bonomo.

Per Anita è tutto nuovo e tutto da scoprire con quel pizzico di sagacia e con il tanto entusiasmo che la ragazza sa mettere nelle cose che la appassionano. Tra queste, si scoprirà, c’è anche un delitto. Dici Alice Basso e, naturalmente, hai detto giallo: Il morso della vipera è a tutti gli effetti un cold case nel quale inciamperanno la bella Anita e il suo “capo”, il fascinoso scrittore/ghostwriter (un omaggio a Vani?) Satta Coso, ovvero Satta Ascona.

Naturalmente le vicende del romanzo si svolgono a ritmo di svelamenti e colpi di scena, con parecchi episodi di grande divertimento e suspense, un po’ nel segno delle avventure di Vani che tutti abbiamo amato, quel misto unico di mistero, ironia, intelligenza ed empatia che, a mio parere, rende davvero unica e fluida, riappacificante con il mondo, la scrittura di Alice Basso. La voce, neanche a dirlo, è fantastica: battute, simpatia, affetto per i personaggi, e un simpatico legante che in questo caso ha a che fare con l’autarchia del regime e l’imposizione della lingua italiana per tutti i termini stranieri, storpiati da Anita e da Clara ogni volta in modi buffissimi.

Riderete tanto, tra queste avvincenti pagine, e sarà come ritrovare un’amica di sempre, anche se sarà tutto nuovo e da conoscere. Pagina dopo pagina, senza riuscire a fermarsi (preparatevi alla nottatona verso la fine del libro e all’irrimediabile senso di abbandono una volta arrivati all’ultima pagina! Ah, e se nel frattempo trovate un rimedio a questo malanno, fatemi sapere, perché anche io soffro ancora della mancanza da Vani Sarca, e adesso si è aggiunta la mancanza di Anita Bo).

Una curiosità? Alice Basso ha svelato che l’idea per questa storia (o meglio: serie di storie) le è venuta da un lavoro del 2018 richiesto per La notte degli archivi di Torino, durante la quale fu ospite di Reale Mutua con un racconto. Si intitolava Signorina Bertero dattilografa e…voilà, lo trovate online, liberamente scaricabile e pronto da leggere!

Un’altra chicca per appassionati di giallo e poliziesco (presente!), è che su Saturnalia, lo scoprirete, passano un sacco di racconti di importazione americana che hanno per protagonisti tantissimi cosiddetti giallisti e maestri del noir e dell’hard boiled, racconti, romanzi e generi che proprio nei primi decenni del Novecento vedevano la luce e di cui Alice Basso è grande appassionata, come racconta spesso alle presentazioni. Tra un Operatore Continentale, una Canaglia fantasma, qualche sparatoria e detective malinconico, Anita scoprirà così le origini del romanzo poliziesco, appassionandosi a quelle voci, a quelle figure e a quelle novità che, ancora oggi, funzionano da leva per tutti i lettori amanti del genere.

Perché sì, è proprio del genere che si parlerà attraverso questa scoperta, una trovata elegante e brillante per omaggiare ancora una volta il mondo dei libri, della scrittura e della lettura, intorno al quale, dopo la mitica Vani, ruoteranno anche le vicende di Anita e degli altri protagonisti che le sono vicini.

Ora, carichi di queste piccole informazioni che mi auguro non vi sciupino la lettura, siete pronti a conoscere Anita? La trovate da oggi in tutte le librerie: Il morso della vipera, Alice Basso, Garzanti!

Autore

Sono una giornalista, mi occupo di uffici stampa per la cultura e l'ambiente, di comunicazione e social media. Ho un dottorato in semiotica: va da sé che ho una spiccata curiosità per tutto ciò che ha a che fare con i testi e i loro meccanismi. Amo il mare, leggo tantissimo e adoro scrivere: A contrainte è il mio sito, ci trovate recensioni di libri e racconti di quel che mi circonda!