Una sfida, una contrainte nella contrainte, ed ecco la ragione per la quale non avrei mai potuto dire di no. Alice Avallone (alias BeUnsocial) è la penna che ha scritto la prefazione di Torino di carta, già ideatrice e curatrice di progetti visionari online, e autrice di un paio di interessanti volumi per Franco Cesati editore. Proprio da Alice arriva l’idea a cui non avrei potuto dire di no.

Si chiama Back to the future, ed è un ebook gratuito che potrete scaricare dal 14 aprile 2020. 44 idee per la nuova normalità, questo il sottotilo che racconta il progetto di una raccolta di brevi racconti su come sarà il post Coronavirus. Le firme sono quelle di 43 umanisti, narratori ed esperti di comunicazione, più la mia. Si spazia dal valore dell’antifragilità al ruolo centrale delle parole, dalla fine della celebrity culture alla rilevanza inedita della cartografia, fino all’educazione alla morte.

Come forse vi sarà già venuto in mente, Ritorno al futuro è la storia di Marty McFly, un adolescente che viaggia nel tempo a bordo di una DeLorean modificata. L’ha costruita il suo amico Doc, uno scienziato visionario, e funziona così: se la si fa correre sull’asfalto a 88 miglia orarie, si trasforma in una macchina del tempo.  Al termine del film, Doc lo fa salire sulla DeLorean e gli annuncia che andranno nel futuro. Marty guarda davanti a sé, preoccupato: non c’è abbastanza strada per raggiungere la fatidica soglia delle 88 miglia. Doc sorride, con un movimento dello sterzo solleva l’auto in aria e gli risponde: “Strade? Dove andiamo noi non servono strade!”. E volano via, dritti e leggeri verso il futuro.

Come sarà il nostro ritorno al futuro, come sarà la nuova normalità? Si  è dunque chiesta Alice. Al momento non lo sappiamo, «possiamo solo intuirlo, fare ipotesi, ma una cosa ci è chiara: non sarà come il presente. Le strade che conosciamo, e i mezzi che abbiamo costruito per percorrerle, lì non ci saranno». Al timone dell’immaginazione, BeUnsocial ha così coinvolto una squadra di umanisti tra cui narratori, giornalisti, docenti ed esperti di comunicazione, sottoscritta inclusa. Un lavoro di gruppo in tempi stretti e con numero di battute definito. Un lavoro di cesello: la mia idea di futuro nasce, per esempio, da due pagine di appunti presi a mano e altrettante di idee messe insieme al pc. Sì, è la punta di un vulcano sotterraneo, l’isoletta di un arcipelago in cui compaiono tanti tanti nomi noti, lo scoprirete da voi leggendo l’indice che vi allego qua sotto. Molti di loro li ho letti e studiati, altri li ho sentiti nominare, con altri ci si conosce solo su Facebook. Un modo nuovo di fare sistema, un’idea collettiva piena di sintonie, moti, contraddizioni e ulteriori sfide, che sa già un po’ di futuro, di cose che accadono in un tempo inedito.

Ci leggiamo dunque su Back To The Future, per scoprire la mia idea di futuro, e quelle degli altri colleghi. Eccoci qui:

L’indice 

Accettare il caos — Alessandro Garofalo
I giorni migliori della nostra vita — Andrea Natella
Tutto cambia, niente cambia — Gaia Passamonti
Prove di futuro — Paola Borrione
È l’ora delle città circolari — Maurizio Carta
Benvenuta vulnerabilità — Raffaele Boiano
Dichiarazione di indipendenza da internet — Valerio Bassan
Post sbronza da celebrity culture — Timothy Small

Conservare la centralità delle parole — Vera Gheno
Siamo testimoni del nostro futuro — Lea Iandiorio
Più di prima — Hamilton Santià
La rosa sentinella — Alberto Albertini
Tutto passa — Luca Iaccarino
La fisicità dei musei — Valentina Manganaro
Educazione alla morte — Davide Sisto

Come gli animali — Flavio Stroppini
Rivendicazioni e balconi — Michela Locati
Al luna park della tecnologia — Annalisa D’Errico
Mens sana — Domitilla Pirro
Porte aperte — Jacopo Franchi
Un minuto a mezzanotte — Gloria Puppi
La narrativa del virus — Alice Siracusano

Il migliore dei momenti — Giuseppe Mazza
Il tempo nuovo dei contenuti — Michele Boroni
Meno ricchi, più pazienti — Cristiano Carriero
Esploratori digitali — Andrea Morbio
La stagione 2020 — Agnese Vellar
O cambiamo o ci estinguiamo — Alessio Romano
Convivo ergo sum — Cristina Cassese

Un paio di occhiali — Nicole Romanelli
Ho scoperto di non essere necessario — Dino Amenduni
Cambiare i comportamenti individuali — Alessandro Avataneo
Un gradito ritorno alla lentezza — Francesco Gavatorta
Il lievito della consapevolezza — Alessandra Chiappori
Pensare al futuro sarà un metodo — Enrico Ratto
La cartografia diventerà irrinunciabile — Ferdinando Morgana

Niente sarà più come prima!!1!1! — Paolo Borraccetti
Ode all’indipendenza dall’ambito — Mafe De Baggis
Virus is punk — Livio Milanesio
Che storie scriveremo — Alessio Cuffaro
Media virus — Simone Arcagni
Convivere con l’incertezza — Bruno Mastroianni
Come biglie nell’aria — Leonardo Staglianò
E dopo, chissà — Paolo Iabichino

Autore

Sono una giornalista, mi occupo di uffici stampa per la cultura e l'ambiente, di comunicazione e social media. Ho un dottorato in semiotica: va da sé che ho una spiccata curiosità per tutto ciò che ha a che fare con i testi e i loro meccanismi. Amo il mare, leggo tantissimo e adoro scrivere: A contrainte è il mio sito, ci trovate recensioni di libri e racconti di quel che mi circonda!