I libri di mare sono la mia passione: ho imparato a scoprirla di recente, osservando i legami quasi invisibili tra i volumi della mia libreria, prestando attenzione alle mie liste dei desideri e accorgendomi che c’era una ricerca neanche troppo sotterranea che collegava il piacere della lettura di romanzi ambientati in luoghi di mare al fascino di alcuni progetti editoriali ispirati a grandi elementi mitologici del mare – fari, isole, viaggi remoti – fino all’approfondimento con una divulgazione ora umanistica ora scientifica, due facce di una medaglia. Dopo le liste del 2021, 2019 e 2018, non si esauriscono i miei consigli dedicati ai libri sul mare. Se siete in cerca di idee e ispirazioni, questo articolo fa per voi. Ci tuffiamo?

Ambiente: come ce ne parla il mare

Imprescindibile, per la raccolta di libri dedicati al mare dell’estate 2022, una stagione mai così calda, dove già a giugno patiamo la siccità e stiamo provando sulla pelle nostra e del pianeta il cambiamento climatico: Plasticene, un saggio divulgativo pubblicato da Il Saggiatore e scritto da Nicola Nurra, biologo marino. Ogni capitolo di questo libro che considero capitale per chi voglia addentrarsi oltre alla superficie dei titoli da giornale sul climate change tratta un diverso tema collegato alla salute del pianeta ma soprattutto al mare, che è al centro della vita sulla terra e che per questo è un elemento determinante in tutte le dinamiche complesse che ci stanno raccontando di un’epoca definibile come plasticene. Plastica in quantitativi impensabili, specie aliene, ghiaccio che si scioglie, correnti che esauriscono, morie di animali marini. Il tutto spiegato con l’accuratezza della scienza ma con la chiarezza di una divulgazione in grado di arrivare al grande pubblico. Per questo invito tutti a leggerlo: è un libro amaro, che fa male, spaventa e angoscia. Ma proprio per questo è preziosissimo e necessario, oggi più che mai.

Chi mi conosce sa che lavoro spesso con biologi marini, quindi tra i consigli inserisco anche un altro saggio divulgativo che mi ha consigliato un’amica biologa. L’eloquenza delle sardine è pubblicato da Corbaccio, lo scrive Bill François, scienziato e divulgatore, e racconta di come le creature che popolano il nostro mare, che ancora restano per lo più sconosciute a noi umani, si parlino e facciano “suoni e rumori”. Una divulgazione leggera e curiosa, utile a comprendere meglio l’armonia del mare, e il bisogno di rispettarla per sopravvivere tutti.

Il mare come filosofia

Ci sono due saggi sul mio comodino delle letture estive che promettono di regalare nuovi spunti connettendo pensieri che finora sono parsi forse talmente scontati da non meritare spazio. Uno è Oceano, di Roberto Casati, filosofo, e lo pubblica Einaudi; il secondo è…sempre Oceano, ma l’ha scritto Simone Regazzoni, filosofo anch’egli, e lo pubblica Ponte alle grazie. Sono due percorsi differenti che, forse con un senso che mi accingo a scoprire leggendoli, affiancano pensiero e mare. “Una navigazione filosofica” è il sottotitolo del lavoro di Casati; “filosofia del pianeta” quello di Regazzoni.

In entrambi i volumi è messo sotto i riflettori il rapporto dell’uomo con il pianeta, con il mare, ovvero l’unico Oceano, che ne regola l’armonia, in entrambi non si nasconde l’urgente e allarmante problema del cambiamento climatico. Due letture preziose per imparare a pensare diversamente, a dare spazio al nostro elemento vitale che è l’acqua, prima che considerarci esseri pensanti slegati dal pianeta che stiamo distruggendo. Che la filosofia e il mare fossero uniti non è certo una rivelazione, ma è nella rilettura che questi due autori fanno del pensiero umano in relazione all’elemento oceano che, io credo, sta la particolarità e l’importanza di queste due letture.

Isole: tra reportage e sogni italiani

Sono la mia ossessione e il mio piacere: le isole sono parte integrante degli immaginari marini ed estivi e quindi eccole tornare nella mia lista di consigli sui libri di mare. Partiamo con un piccolo classico targato Adelphi, L’isola pianeta di Giorgio Manganelli. Un reportage, che da Roma porta l’autore alle Isole Faer Oer. Siamo nel 1978, non certo oggi, che il grande nord va un po’ più di moda. Manganelli approda prima in Islanda e poi esplora il nord remoto con uno sguardo che raccoglie l’essenza di quella che definisce l’isola pianeta.

Forse, aggiungo io, non a caso. Perché le isole sono anche e soprattutto racconto, mitologia e fantasia. Lo sa bene Fabio Fiori, autore di un delizioso volume pubblicato da Ediciclo, Isolario italiano, il cui sottotitolo è non a caso “storie, viaggi e fantasie”. Divagazioni, appunti, ispirazioni e sguardi di isola in isola: un viaggio sentimentale prima che geografico, nel mare della bellezza e dei sogni geografici.

Come funziona un faro?

La nuova Frontiera mi ha inviato un libro straordinario: si intitola Come funziona un faro? Lo ha scritto Roman Beljaev e si tratta di un libro illustrato per bambini che, se avessi avuto la fortuna di poter leggere e sfogliare da piccola, avrei adorato. In effetti l’ho adorato anche a 35 anni, perché mette al centro la curiosità per un oggetto che è fondamentale e antico nella storia dell’uomo, e che nel tempo ha raccolto su di sé miti, storie e leggende. Dal faro di Alessandria ai fari bretoni che sfidano le tempeste, l’immaginario del faro mi intriga e affascina, e deve essere stato così anche per l’autore che ci consegna questo librino bellissimo da sfogliare e guardare, e ricco di informazioni divulgative su come si costruisce un faro, a cosa serve e come funziona il meccanismo assai ingegnoso delle sue lenti. Si era già intuito dal Quaderno dei fari di Jazmina Barrera: la questione di queste torri illuminate destinate a rischiarare la via e salvare vite mi intriga davvero tanto, e così questo libretto colorato e pieno di domande e risposte ne è una felice prosecuzione in qualche modo. Se avessi un nipotino, prenderei lui e il libro sottobraccio e andremmo insieme a immergerci nel meccanismo e nel linguaggio dei fari, raccontandoci storie di marinai e tempeste!

Di spiagge del nord e balene

La balena alla fine del mondo, di John Ironmorger pubblicato da Bollati Boringhieri è un romanzo che a suo modo parla del mare e della sua centralità. C’è la Cornovaglia e c’è la spiaggia, ma poi compare anche una balena, la stessa che campeggia negli azzurri della copertina e che ha fatto da gancio attirandomi a comprare questo libro che ancora non ho avuto il piacere di leggere. È una storia sulle “cose importanti che ci tengono insieme” dice la quarta: c’è un uomo sulla spiaggia, una balena avvistata, e una serie di meccanismi che dovrebbero regolare l’armonia del tutto ma che, invece, non vanno proprio come dovrebbero. Mi sembra una metafora del nostro stare sul pianeta che soffre a causa nostra, e allora penso che questa storia di mari del nord e cetacei possa a suo modo essere illuminante.

Autore

Sono una giornalista, mi occupo di uffici stampa per la cultura e l'ambiente, di comunicazione e social media. Ho un dottorato in semiotica: va da sé che ho una spiccata curiosità per tutto ciò che ha a che fare con i testi e i loro meccanismi. Amo il mare, leggo tantissimo e adoro scrivere: A contrainte è il mio sito, ci trovate recensioni di libri e racconti di quel che mi circonda!