Come avete letto dal mio post del mese di luglio e da quello che racconta la vacanza intera, e come avrete pregustato dalla recensione de L’incantesimo delle civette, le mie vacanze estive 2017 si sono svolte a Palermo. Al di là della meravigliosa città, non ho soggiornato in un luogo casuale, ma in un Bed and breakfast decisamente particolare, tutto dedicato al mondo dei libri e della piccola editoria indipendente. Quest’oasi di piccole cose belle si trova nel cuore di Palermo, in via Collegio Giusino, a pochissimi metri dalla incantevole cattedrale e attaccato al muro laterale della Biblioteca Regionale. Un segno, vero? L’ho pensato anche io.

Il Bed and Book di Palermo è un’idea di Marco, un collega di dottorato conosciuto ai convegni AISS di semiotica e della sua ragazza, Alice: un altro inequivocabile segno del fatto che, se mai fossi andata a Palermo, avrei dovuto vedere coi miei occhi questo posto e dormire circondata dai libri che vedevo in foto. Detto, fatto: eccoci arrivate a sud ed ecco venirci a recuperare Marco e Alice davanti alla stazione.

Se già improvviso con sterzate di soggettività e cuore nelle recensioni di libri, figuriamoci per una ipotetica recensione di luogo dove soggiornare. No, una recensione proprio no: del Bed and Book vi racconterò un paio di cose, perché sono cose belle e perché si tratta di un posto davvero insolito, dove ho trascorso giorni sereni e di cui ho collezionato una quantità di foto che la dice lunga sul merito dei suoi inventori. Si tratta di una casetta in tipico stile siciliano, con davanti un giardinetto in stile patio, dotato di panchine e tavolini (so che spesso Alice e Marco lo utilizzano per organizzare eventi, presentazioni e manifestazioni legate al mondo dell’editoria). A causa delle zanzare, io e l’amica che era con me in vacanza non abbiamo azzardato colazione o momenti di relax fuori, che pure avremmo gradito. Ci siamo ripromesse, per la prossima volta, maggior tempo (in effetti la colazione al volo e successiva fuga per la città poco si adattavano a pause rilassanti sedute a godere del verde e della piacevolezza del luogo) e quintali di citronella. Che poi, a conti fatti, le zanzare infestano ormai qualsiasi luogo, e Alice e Marco ci avevano aiutate grazie a una piastrina da sistemare in camera e soprattutto grazie a una racchetta uccidi-zanzare con cui abbiamo sterminato qualche decina di malefici insetti.

Ma dicevamo: la gradevolezza del luogo prosegue e aumenta all’interno, nell’ingresso comune con ampia vetrata-porta sul giardino che ospita la cucina, il tavolo per la colazione, una lavagna e le prime collezioni di libri, che si alternano tra coralli Einaudi sul banco di cucina, e una pila verticale proprio all’entrata, infarcita di Sur, Iperborea, Minimux fax e altre meraviglie. Super è poi la mensola del televisore (ah, dettaglio importantissimo: wifi disponibile!), che ospita una rassegna ampia e ricca di riviste culturali, tra cui Pagina99 e copie del New Yorker. Inutile dire che mentre Alice e Marco davano istruzioni tecniche e raccontavano la città, io avevo già la maggior parte dei neuroni persi dietro a queste chicche. C’era Roland Barthes, c’erano i librini di Duepunti edizioni, e ancora un sacco di riviste indipendenti tra cui Effe, e il libro di Marco, che insieme a Mauro Filippi e Luisa Tuttolomondo è autore di Street art in Sicilia (Dario Flaccovio Editore), una guida interessante e dalla grafica accattivante dedicata al fenomeno della street art in regione.

Se già state prenotando una stanza al Bed and Book pronti a salpare per Palermo (e, se lo state facendo, vi invidio molto), vi capisco, ma ancora non vi ho raccontato della deliziosa stanza al piano terra che ci ha ospitato, e che sommata a quella con porta sul giardino e quella al piano superiore fa parte delle tre stanze totali che la struttura offre. Il destino ha fatto sì che capitassimo nella stanza del mare. Si intuisce il mio sorriso? Ecco. Arredamento essenziale, targato Ikea, tutto nuovo, pulito, e ovviamente bianco azzurro e blu in classico tema mare. Un ramo levigato dalle onde funge da appendiabiti, stampe e grafiche a tema mare decorano le pareti, e soprattutto una mensolina azzurra a forma di w doppia (questa della w doppia è una storia lunga e personale, segnalo solo che è un dettaglio che mi ha reso molto felice) raccoglie una serie di libri dedicati al mare. Li ho guardati e riguardati: Larsson e Il libro del mare di Iperborea, Fruttero e Lucentini con il loro Enigma in luogo di mare, Gita al faro della Woolf, libri che non conoscevo sulle Eolie e su isole della fantasia, Nel mare ci sono i coccodrilli di Geda, Magris, Moby dick e testi francesi. E niente: l’orgoglio di lettrice si è acceso per quelli già letti, la curiosità – sempre di lettrice – ha fatto sì che alcuni titoli finissero dritti dritti nella lista dei desiderata. E poi c’è stato Giosuè Calaciura con il suo Contromano Laterza su Pantelleria, che era nella mia pila sul comodino e che, essendo al Bed and Book, ha scavalcato tutti gli altri libri in attesa di essere letti per rivelarsi una lettura di agosto densissima di fascino, un farmaco contro il mio Mal di Sicilia.

La prima mattina al Bed and Book abbiamo trovato per noi, preparati da Alice, due muffin e due mini cheesecake di benvenuto, un modo carinissimo per sentirsi coccolati. La cucina della casa è fornitissima: fornello a piastre, forno, tostapane, caffettiera e anche macchinetta espresso (divertentissimo osservare gli altri turisti, francesi e spagnoli, cimentarvisi al mattino), tazze e tazzine di ogni tipo e un frigo che, seppur piccolino, è molto utile nel caso si vogliano acquistare frutta fresca, yogurt o altre cose per una colazione relax (cosa che noi, come si sarà colto, non abbiamo avuto tempo di fare).

Insomma, che altro raccontare di questo posto? Credo le foto parlino da sole: come sentirsi a casa, in un luogo di coccole, piccole attenzioni e tra le cui pareti si respira Sicilia, quindi inequivocabilmente, per me, vacanza, ma vacanza bella, di quelle cose, atmosfere e sensazioni che poi finiscono per mancarti. Così mentre mi consolo leggendo libri sulla Sicilia, non mi resta che consigliarvi di scoprirlo, di farvi conquistare dalla sua storia e dalle tante storie che conserva e che abitano le sue stanze. Ah, e attenzione: Marco mi ha assicurato che i libri non sono mai gli stessi, ruotano, cambiano, si aggiornano… A voi la scoperta, io, per ora, resto ancora un po’ a leggere di mare, Palermo e Sicilia!

Autore

Sono una giornalista, mi occupo di uffici stampa per la cultura e l'ambiente, di comunicazione e social media. Ho un dottorato in semiotica: va da sé che ho una spiccata curiosità per tutto ciò che ha a che fare con i testi e i loro meccanismi. Amo il mare, leggo tantissimo e adoro scrivere: A contrainte è il mio sito, ci trovate recensioni di libri e racconti di quel che mi circonda!