Tag

add editore

A volte per Natale – e per il compleanno, io che sono nata a una settimana dalla Vigilia – preparo una lista libri e aspetto che amici e parenti entrino in libreria e chiedano qualcosa che so già mi piacerà, perché l’ho scelto io, e me lo portino impacchettato. Però, sono sincera, quando faccio così mi perdo tutta la sorpresa. Quella di sapere che qualcuno ha ragionato e meditato su che libro regalarmi, e quella di fare ingresso in una storia di cui non conoscevo l’esistenza, o a cui non avevo pensato. Il Natale scorso è successo con Una famiglia moderna di Helga Flatland: è stato un regalo inaspettato e gradito, e una lettura che mi ha detto e mi ha dato qualcosa. Perché, diciamocelo, i libri che riescono a depositare qualcosa di sè nei nostri pensieri e nel cuore sono libri che hanno una carica in più, e davvero…

Add ultimamente non sbaglia un colpo. Ho pensato questo qualche mese fa leggendo “Sul camminare” di Annabel Streets, e poi l’ho ripensato con forza chiudendo l’ultima pagina di “Soli”, il saggio che il critico d’arte e scrittore tedesco Daniel Schreiber dedica a uno dei temi tabù della nostra società, la solitudine. Questo libro è e resterà, per me, una lettura preziosa, una chiave di volta, un libro che ha fatto cose. Mi ha accompagnata alla scoperta di nuove prospettive, mi ha commossa, ma soprattutto c’è stato, si è materializzato come una presenza, una carezza, una compagnia, e mi ha calato in sicurezza in profondità che non avevo ancora esplorato a dovere. Esattamente tutto ciò che sembrerebbe non appartenere alla solitudine, cioè un conforto, uno stare accanto, una comprensione e una presenza accogliente. Sono tutte sensazioni meravigliose e derivano da un libro: non credo sia una stranezza, solo la conferma -…

È proprio lei, la conchiglia pellegrina: la capasanata, quella meglio nota all’immaginario dei più come la “classica” conchiglia, quella del cammino di Santiago – non a caso, la conchiglia di San Giacomo – quella commerciale della nota marca di benzina, quella che le accomuna un po’ tutte le conchiglie perché né è l’effige più nota. A questo animale diventato simbolo è dedicato un curioso e assai ben fatto libro pubblicato quest’estate da Add Editore e scritto da Laurent Chavaud: Storia della conchiglia pellegrina. Sottotitolo: la sentinella dell’oceano. Adesso capiremo perché. Cosa c’entra la conchiglia dalla quale sorge la Venere di Botticelli e che usa anche Piero della Francesca con la divulgazione scientifica, grande “genere” di cui questo agile saggio fa parte? Laurent Chavaud è un biogeochimico, ecologo, nonché direttore di ricerca per il CNRS al Laboratorio delle scienze e dell’ambiente marino (LEMAR), ricercatore all’Istituto Universitario Europeo del Mare (IUEM) e dellʹUniversità…