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Da qualche giorno esiste nell’indefinito spazio dell’online una risorsa gigantesca e preziosissima per tutti coloro che abbiano mai studiato (e che studieranno in futuro) Italo Calvino. BIBLIC-Bibliografia Italo Calvino è una bibliografia online. Non una qualunque: è la bibliografia attualmente più aggiornata e completa al mondo sull’autore. È stata presentata all’Università Sapienza di Roma dal gruppo di lavoro del Laboratorio Calvino (centro di ricerca coordinato da Laura Di Nicola) e ne parlo qui perché, come ho già scritto più volte durante il centenario di Calvino a proposito delle tantissime uscite e ri-edizioni critiche e non solo, se avessi avuto questi strumenti mentre scrivevo la tesi di dottorato, probabilmente sarebbe uscito un lavoro diverso. Ma tant’è: durante la presentazione è stato ribadito più volte che questo immenso lavoro non è solo, naturalmente, un punto di arrivo, bensì una ripartenza, un caldo invito a quanti, tesisti e critici, ma non solo (io,…

C’è forse una data migliore del 29 febbraio per parlare di una vacanza che è stata quasi non registrata, e di uno dei suoi luoghi più suggestivi? Il Convento dei frati Cappuccini di Monterosso al mare appare di tanto in tanto, più che nei ricordi, nella mia consapevolezza. Un anno e mezzo fa sono stata alle Cinque Terre, da sola. Avrei voluto andare al mare per stare qualche giorno in pace, nel relax totale. Era la fine di un settembre caldo, uscivo da una stagione lavorativa intensa e da una strada di ripensamenti, ansie, desideri disattesi e amarezza. Niente lasciava immaginare che avrei trovato quattro giorni di mareggiata intensa, tanto da dover rinunciare alla spiaggia e a qualsiasi uscita in barca. Non restava che cavarsela ugualmente, da soli. Volevo andare al mare per rilassarmi e non pensare a niente, e invece no. Non ho mai tirato fuori asciugamano e occhialini:…

Nei lunghi giorni (e notti!) del Festival di Sanremo 2024 ho fatto avanti e indietro dalla sala stampa a casa in treno leggendo un libro che mi sembrava piuttosto centrato con i temi. Ariston. La scatola magica di Sanremo (Salani, 2024) è un’appassionata e curiosa storia del teatro più famoso d’Italia frutto del lavoro intrecciato dell’attuale proprietario, Walter Vacchino, e di Luca Ammirati, che è uno scrittore di romanzi ma anche il responsabile della sala stampa dell’Ariston stesso. Per arrivare a raccontare al meglio questa storia e i suoi tantissimi protagonisti faccio un giro un po’ largo e torno indietro all’inizio di febbraio però, quando nei giri vari e di corsa per la città ho deciso di condurre una microscopica indagine in libreria per sondare il rapporto tra il fenomeno Sanremo e le pubblicazioni dedicate. Non mi ha stupito scorgere in tutte le vetrine delle librerie di Sanremo, durante i…

Il 14 febbraio, neanche a farlo apposta a San Valentino, si è svolta la prima presentazione ufficiale del Salone del libro di Torino 2024 che arriverà in maggio, dal 9 al 13. Ci sono un bel po’ di novità, a partire dalla guida affidata ad Annalena Benini, e dal team che lavorerà con lei. Il tema dell’edizione è ispirato ai cinquant’anni di Vita immaginaria di Natalia Ginzburg, ed è stato annunciato inoltre che saranno sviluppate specifiche sezioni con specifici temi. I primi nomi sono molto gustosi: si trova tutto sul sito del Salone. Quel che mi colpisce di più, tuttavia, è la grandissima novità che riguarda la mia regione, la Liguria. Dopo anni di latitanza che mi hanno fatta interrogare più di una volta sulle cause, nel 2024 per la prima volta la Liguria sarà la regione ospite di questa XXXVI edizione del Salone del Libro. First reaction? Shock! E…

Sabato scorso a Sanremo ha piovuto più o meno tutto il giorno: correvo a prendere il treno dopo essere uscita dalla sala stampa Lucio Dalla e mi sono accorta che gli stencil di Dargen D’Amico disegnati sull’asfalto stavano svanendo. Gli stessi stencil che, solo pochi giorni prima, mi avevano dato il benvenuta nella città del Festival pronta alla sua settimana di riflettori e musica. A parte l’effetto di tristezza da fine evento stile Mary Poppins (ricordate i disegni di Bert sul pavimento, che si cancellano con la pioggia?), la scena mi ha ribadito con forza quanto sia decisivo questo gigantesco evento mediatico, e quanto ogni anno, ciclicamente, tendiamo a dimenticarci che cos’è davvero Sanremo, a ricascare in meccanismi, narrazioni e polemiche. La settimana del Festival di Sanremo è e ha un tempo anomalo: impossibile trovare un momento per fermarsi e considerare, unire punti, costruire analisi. Ora che ho archiviato il…

Fuori dalla Loggia degli abati di Palazzo Ducale c’è una grande C sorridente, la C di Calvino, o forse la C di una mezzaluna. Chi lo sa: l’ambiguità è perfetta, perché nel mondo che si apre superata quell’insegna le lettere diventano fantasia, e la fantasia si fa letteralmente di carta. Pagine, certo, spartiti, scenografie, bozzetti, tele e disegni, fumetti, persino sussidiari, copioni, quinte teatrali. Benvenuti a Calvino cantafavole! Siamo a Genova, a Palazzo Ducale, la mostra fa parte delle iniziative per il centenario di Italo Calvino inaugurate a ottobre 2023 ed è anche parte del programma di Genova Capitale italiana del libro 2023. A curare questo percorso con i suoi oltre duecento pezzi vari esposti sono Eloisa Morra, critica letteraria, curatrice e Associate Professor di letteratura italiana contemporanea all’Università di Toronto, e Luca Scarlini, scrittore, drammaturgo per teatri e musica, narratore, performance artist. Ho vistato la mostra tre giorni dopo…

Sono giorni in cui il direttore del Museo Egizio di Torino è sotto i riflettori. Succede che il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa, si sia scagliato contro Christian Greco per aver, anni fa (2018) favorito l’ingresso dei cittadini musulmani al museo, fatto che ne farebbe un razzista. In realtà non è affatto così: già Giorgia Meloni era intervenuta per una mera strategia di marketing che intendeva facilitare il dialogo tra Italia e culture arabofone: i reperti del Museo arrivano tutti dal mondo arabo. Sintetizza bene la vicenda il mio amico e collega Paolo Morelli sul Corriere Torino. L’occasione mi sembra ideale per condividere, nel solco di quel lento recupero che ogni tanto faccio qua sopra dei miei vecchi articoli usciti su Mentelocale e cancellati in toto (4 anni di lavoro la cui esistenza permane solo in una mia cartella di pdf salvati) l’intervista che feci il 2 luglio 2019 a…

Ricordavo nettamente l’immagine dell’incipit: l’apertura del rubinetto della doccia. Rimasi affascinata da quell’immagine, e da tutto il racconto che seguiva: per il linguaggio, per il vertiginoso viaggio che con quel filo d’acqua si era aperto davanti agli occhi, per la debordante attualità del messaggio e del tema. Erano anni fa, ero alla Biblioteca nazionale di Torino e stavo assistendo a un incontro di cui non ricordo titolo né obiettivo, ma che era dedicato all’eco-critica, cioè ai rapporti tra letteratura e ambiente. E la professoressa Daniela Fargione fece riferimento a Italo Calvino leggendo un passaggio da un testo che non conoscevo e mi suonò di rara bellezza. Un testo di cui non sapevo il titolo né avevo i riferimenti bibliografici, e che fino a qualche mese fa non avevo mai più ritrovato. Poi accade l’impensabile: vado a una mostra sui libri di Calvino a Milano, scorrono testi rari, chicche e prime…

«Chi siete?» «Nave scuola Amerigo Vespucci, Marina Militare Italiana» «Siete la più bella nave del mondo». Così, narrano la cronaca e la leggenda mescolate ormai insieme, disse via radio la USS Independence navigando nel Mediterraneo nel 1962 e incrociando la Nave Scuola Amerigo Vespucci. Io l’ho incrociata oggi, davanti alla mia città. Grazie a un punto stampa a bordo ho avuto il privilegio raro di salire su una lancia dal molo dove sono cresciuta e attraversare lo spazio di mare che separava Imperia dalla grande e maestosa nave, ferma in rada. Nave Scuola Vespucci, o meglio, un dettaglio della sua sterminata alberatura, è lo sfondo del mio desktop dalla Barcolana di Trieste del 2018. Era il cinquantennale della manifestazione e per l’occasione attraccò la Vespucci nel magnifico porto di Trieste e nei cieli le Frecce Tricolori accesero la festa e l’orgoglio di un sacco di gente che viveva il mare…

Qualche anno fa ho avuto l’occasione fortunata e rara di potermi avvicinare a una figura di donna impegnata che non conoscevo, di poterla scoprire e apprezzare, seppure attraverso le parole di chi l’aveva studiata, conosciuta, apprezzata a sua volta. Bianca Guidetti Serra era avvocato, politica, resistente, una donna da ascoltare, da leggere e al cui esempio rifarsi molto anche oggi. L’attualità straordinaria del pensiero di questa donna, delle sue parole, è stato l’elemento che più mi ha colpita, che mi ha permesso di percepirla come donna di oggi, nonostante fosse estremamente novecentesca, una figura attenta e profondamente coinvolta nella società. Una donna che non voglio dimenticare, ma anzi spero di poter continuare a inseguire nei miei percorsi. Scopro con immenso piacere che Bianca Guidetti Serra è stata ufficialmente dichiarata “Giusta dell’Umanità” con questa motivazione: “per il suo impegno contro le leggi razziali e le modalità con cui ha maturato la…