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Qualche giorno fa mi è arrivata Boomer, la newsletter che Michele Serra scrive per Il Post. Era dedicata a un tema spinoso: “come si parla con i complottisti?” ed era figlia di una precedente newsletter dal titolo “Manca la terra sotto i piedi” dedicata, in buona sostanza, al medesimo argomento. La prendo da qui, e parto da lontano, perché leggendo entrambe ho avuto, insieme a Serra, l’evidenza lampante che siamo davanti a un problema profondo, al quale spesso non sappiamo come reagire: la gente crede alle fake news, la gente si radicalizza su negazionismi vari e compositi. La gente, però, sta intorno a noi, spesso vicinissimo. Come si fa? Serra chiude con un interrogativo che lancia ai lettori, e che ho fatto spesso mio: “Davvero non si può e peggio non si deve fare niente, perché ogni parola […] non può che peggiorare la […] situazione? E fino a che…

Patirò dalla fine: perché alla fine di Scrivere, correggere, riscrivere. Il dattiloscritto di Se una notte d’inverno un viaggiatore di Ada D’Agostino, da poco uscito per Carocci, c’è Dall’opaco. L’autore sottinteso è, naturalmente, Italo Calvino. Dall’opaco, riassumendo per i nuovi lettori di queste lande del web, è il testo per me più affascinante di Calvino: una “prosa descrittiva” che riassume, in sintesi, lo sguardo dell’autore di sé, il proprio mestiere e il proprio mondo. Si trova nella raccolta La strada di San Giovanni, e nell’ultimo paragrafo dell’ultima pagina di Scrivere, correggere, riscrivere. Arrivare alla conclusione del libro è stato, per me, come inseguire una caccia al tesoro conscia dei tanti indizi che avevo trovato, e capitolo dopo capitolo mettere insieme i pezzi di un quadro completo. E alla fine, con un sorriso beato rivolto alla pagine, dire: oh, sì, la mia tesi arrivava proprio qui! Ada D’Agostino, autrice del libro,…

Ha inaugurato lo scorso 26 gennaio e resterà visitabile fino al 13 ottobre 2024: Le ossa della terra. Primo Levi e la montagna, è la mostra che il Museo della Montagna di Torino dedica allo scrittore, approfondendo in un percorso inedito e originale alcuni aspetti della sua vita e del suo lavoro. Prima di parlarne, un po’ di credits: la mostra è curata da Guido Vaglio e Roberta Mori ed è organizzata in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi Primo Levi, una realtà torinese da scoprire e conoscere che attualmente, tra le mille attività di curatela e approfondimento, ha anche riportato in città la bellissima mostra I mondi di Primo Levi. “Le ossa della terra” costruisce un percorso tematico attraverso foto, testi originali, reperti curiosi e idee. Sono quelle di Primo Levi: a fare da filo conduttore alla narrazione c’è infatti la voce del chimico-scrittore. In una veste per…

Il 14 febbraio, neanche a farlo apposta a San Valentino, si è svolta la prima presentazione ufficiale del Salone del libro di Torino 2024 che arriverà in maggio, dal 9 al 13. Ci sono un bel po’ di novità, a partire dalla guida affidata ad Annalena Benini, e dal team che lavorerà con lei. Il tema dell’edizione è ispirato ai cinquant’anni di Vita immaginaria di Natalia Ginzburg, ed è stato annunciato inoltre che saranno sviluppate specifiche sezioni con specifici temi. I primi nomi sono molto gustosi: si trova tutto sul sito del Salone. Quel che mi colpisce di più, tuttavia, è la grandissima novità che riguarda la mia regione, la Liguria. Dopo anni di latitanza che mi hanno fatta interrogare più di una volta sulle cause, nel 2024 per la prima volta la Liguria sarà la regione ospite di questa XXXVI edizione del Salone del Libro. First reaction? Shock! E…

Sostengo da sempre che i libri attivano circuiti invisibili: di senso, di temi che si incontrano, di ragionamenti che nascono. Non ne ho le prove tecniche ma deve essere proprio così: non si spiegherebbe, altrimenti, come nel giro di una settimana sia incappata in un ragionamento sull’imperfezione letto da un post di un’amica sui social e, subito dopo, abbia letto Noi imperfetti, il nuovo libro dello psicanalista Roberto Goisis. Dell’autore, e dei suoi lavori, avevo già avuto modo di parlare su questo blog, a proposito della Stanza dei sogni, e poi su Lucialibri a proposito di Covid. Oggi Goisis dedica un volume (anche questo pubblicato da Enrico Damiani Editore, come i precedenti) dedicato a un tema che normalmente sta a cuore a tutti – il nostro essere imperfetti, quindi fragili, incompleti, “sbagliati” – e di fronte al quale, nella vita concreta, dobbiamo fare i conti pressoché sempre, in continuazione e…

È un librino piccolo e curato nella veste grafica, con alcune belle accortezze come la copertina, le foto stampate all’interno, la scelta di una voce autoriale originale. Il dubbio e il desiderio è uscito per il centenario calviniano nella collana Oilà di Electa e abbozza una breve biografia di Eva Mameli, la mamma di Italo Calvino. A scriverlo è Silvia Bencivelli, nota divulgatrice scientifica. Un nome perfetto per tracciare il ritratto di una donna scienziata quale è stata colei che ricordiamo soprattutto per il figlio. Italo, come raccontò, era la pecora nera della famiglia: l’unico letterato. È un fatto bizzarro che, nonostante un curriculum di tutto rispetto e un ruolo decisivo nelle scienze botaniche, si parli oggi di Eva Mameli a partire dal figlio. In fondo è giusto così: a essere notiziabile oggi come oggi è Calvino, suo il centenario, sue le frasi che impazzano nel chiasso delle citazioni. E,…

Ho scritto innanzitutto il titolo, “Lorenzo e Primo Levi: storia di un’amicizia”, e mi è sembrato che raccontasse già moltissimo. Perché di Lorenzo abbiamo solo il nome, mentre Primo è Primo Levi, sappiamo benissimo chi è. Non conosciamo, invece, la storia di questa amicizia. A esplorarla e dedicarle un libro che reputo tra le migliori letture del 2024 appena iniziato è stato Carlo Greppi. Un uomo di poche parole. Storia di Lorenzo che salvò Primo è stato pubblicato da Laterza nel 2023 e ha avuto il giusto e meritato successo che un’opera del genere si merita. Non so perché l’ho tenuto mesi lì, nella pila delle cose da leggere, ma per fortuna, complice una scusa di lavoro e il Giorno della Memoria, l’ho scoperto ora, e ne sono felice. Provo a raccontare perché è un libro che dovrebbero leggere tutti proprio oggi, 27 gennaio 2024, Giorno della Memoria: sono da…

A ottobre 2023 ho fatto un viaggio condensando più tappe. L’elemento comune? Italo Calvino. Quando ho organizzato l’itinerario non sapevo ancora che alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma sarebbe stata ospitata una mostra che avrebbe costituito un tassello ulteriore della mia esplorazione. Non solo: la mostra inaugurava proprio quando io mi sarei trovata a Roma. Con una sorpresa: la presenza della figlia di Italo Calvino, Giovanna. Ecco perché non potevo mancare a Lo sguardo dell’archeologo, un percorso espositivo che si incastra benissimo con due altre caratteristiche del luogo dove è allestito. La prima: la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma ospita un museo permanente, si chiama Spazi Novecento ed è liberamente visitabile non solo da studenti e fruitori della Biblioteca. È un percorso che, come ben sottolinea il nome, ripercorre le vite di tantissimi scrittori del Novecento attraverso manoscritti, lettere, ma anche oggetti che hanno caratterizzato la vita – la scrittura,…

Non so se a Calvino sarebbe piaciuto, so che a sua moglie Chichita, di sicuro, no. Lettere a Chichita è un volume uscito in questo 2023 di omaggi e recuperi calviniani, lo ha curato Giovanna, la figlia, e ha lo straordinario pregio di fornirci del materiale finora inedito. Si tratta di un epistolario, datato tra il 1962 e il 1963, tra Calvino e quella che di lì a poco, dopo averla conosciuta a Parigi in casa di amici, diventerà sua moglie. È un epistolario con una sola voce, quella di Italo Calvino. Questo non è poco. Si tratta infatti della voce che sta dietro allo scrittore, di un Italo che racconta le sue giornate, i suoi problemi, il suo amore, ma anche tanta politica, situazioni professionali, e la propria evoluzione nel leggere la realtà. Credo stia proprio qui il valore documentario di queste lettere che oggi possiamo aggiungere ai materiali…

A volte per Natale – e per il compleanno, io che sono nata a una settimana dalla Vigilia – preparo una lista libri e aspetto che amici e parenti entrino in libreria e chiedano qualcosa che so già mi piacerà, perché l’ho scelto io, e me lo portino impacchettato. Però, sono sincera, quando faccio così mi perdo tutta la sorpresa. Quella di sapere che qualcuno ha ragionato e meditato su che libro regalarmi, e quella di fare ingresso in una storia di cui non conoscevo l’esistenza, o a cui non avevo pensato. Il Natale scorso è successo con Una famiglia moderna di Helga Flatland: è stato un regalo inaspettato e gradito, e una lettura che mi ha detto e mi ha dato qualcosa. Perché, diciamocelo, i libri che riescono a depositare qualcosa di sè nei nostri pensieri e nel cuore sono libri che hanno una carica in più, e davvero…