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Non c’era un programma definito, non ci avevo pensato e non l’ho fatto apposta. Sta di fatto che, cammina cammina, viaggia, leggi e studia, questo 2023, anno del centenario di Italo Calvino, mi ha permesso di toccare pressoché tutte le città in cui lo scrittore ha vissuto e, un po’ per caso un po’ per scelta, di scoprire, cercare, quasi sempre trovare le case dove ha abitato. Qualche tempo fa il collega Paolo Morelli del Corriere Torino mi domandava, come autrice di una guida letteraria, di una guida “reale” e addottorata in semiotica letteraria su Calvino, se a Torino esistesse una targa, un monumento, un “qualcosa” intitolato a Calvino. Ci abbiamo ragionato insieme e abbiamo scoperto che no, non c’è niente di legato a Calvino che sia stato salvato dalla brulicante e vorace città e segnalato come “luogo letterario”. Paolo ha poi trovato spazi intitolati allo scrittore e ne ha…

Non so se a Calvino sarebbe piaciuto, so che a sua moglie Chichita, di sicuro, no. Lettere a Chichita è un volume uscito in questo 2023 di omaggi e recuperi calviniani, lo ha curato Giovanna, la figlia, e ha lo straordinario pregio di fornirci del materiale finora inedito. Si tratta di un epistolario, datato tra il 1962 e il 1963, tra Calvino e quella che di lì a poco, dopo averla conosciuta a Parigi in casa di amici, diventerà sua moglie. È un epistolario con una sola voce, quella di Italo Calvino. Questo non è poco. Si tratta infatti della voce che sta dietro allo scrittore, di un Italo che racconta le sue giornate, i suoi problemi, il suo amore, ma anche tanta politica, situazioni professionali, e la propria evoluzione nel leggere la realtà. Credo stia proprio qui il valore documentario di queste lettere che oggi possiamo aggiungere ai materiali…

A volte per Natale – e per il compleanno, io che sono nata a una settimana dalla Vigilia – preparo una lista libri e aspetto che amici e parenti entrino in libreria e chiedano qualcosa che so già mi piacerà, perché l’ho scelto io, e me lo portino impacchettato. Però, sono sincera, quando faccio così mi perdo tutta la sorpresa. Quella di sapere che qualcuno ha ragionato e meditato su che libro regalarmi, e quella di fare ingresso in una storia di cui non conoscevo l’esistenza, o a cui non avevo pensato. Il Natale scorso è successo con Una famiglia moderna di Helga Flatland: è stato un regalo inaspettato e gradito, e una lettura che mi ha detto e mi ha dato qualcosa. Perché, diciamocelo, i libri che riescono a depositare qualcosa di sè nei nostri pensieri e nel cuore sono libri che hanno una carica in più, e davvero…

EDIT di novembre 2023: come si può leggere dalla data, ho scritto questo articolo il 25 ottobre. Una manciata di giorni dopo Ernesto Ferrero se n’è andato. Vorrei allora che questo scritto fosse un affettuoso omaggio. Leggetelo così. Grazie. *** «Si immagini di parlare con un nonno». Mi ha detto così lo scorso aprile, al telefono, Ernesto Ferrero. Grazie a una catena di gentilezze ho avuto la fortuna per me preziosissima di poter sottrarre alla routine privata di un ex ufficio stampa Einaudi, nonché direttore del Salone del libro di Torino per anni, quasi un’ora di chiacchiere telefoniche alla ricerca delle memorie vive di Italo Calvino che io non posso avere, e che invece Ferrero tiene tra i ricordi più cari. Questo lo sapevo perché, anche per costruire Torino di carta ed entrare in “casa Einaudi” avevo già letto I migliori anni della nostra vita, e più di recente, lo…

Qualcuno potrebbe essere in difficoltà davanti alla domanda “Qual è il tuo incipit preferito della letteratura italiana?”, ma io ho da anni la risposta: Enigma in luogo di mare, un romanzo di raffinata intelligenza scritto a quattro mani da Fruttero e Lucentini e uscito nel 1991. È un giallo, con tanto di omicidio e indagine, ma è soprattutto il romanzo di un luogo e uno spaccato sociale con una magistrale costruzione del cast di personaggi. Un romanzo bellissimo, che con questo articolo c’entra perché è tutto ambientato nel luogo che fin dall’incipit è protagonista: la letteraria pineta della Gualdana, alias la pineta di Roccamare alla quale Alberto Riva dedica il suo Ultima estate a Roccamare (Neri Pozza, 2023), storia e ricerca in cui confluiscono tante storie e voci di artisti e intellettuali che proprio dal quel luogo hanno tratto linfa e che su quelle spiagge hanno tratteggiato momenti di vita…

Agosto, tempo di vacanze. Se non altro per la maggior parte delle persone (scrivente esclusa, ça va sans dire). Ma cosa sono, in fondo le vacanze? Un periodo di stacco da tutto, come dice Treccani s. f. [dal lat. vacantia, neutro pl. sostantivato di vacans -antis, part. pres. di vacare (v. vacare), attrav. il fr. vacance]. – 1. Il fatto, la condizione di essere o di rimanere vacante; 2. Intermissione, temporanea cessazione di un’attività. In partic.: a. Intervallo di riposo, di uno o più giorni. Insomma, un periodo che associamo di norma al viaggio che ci porta lontano dalla routine, in posti che ci fanno bene all’anima perché ci permettono di scoprire cose nuove, ma soprattutto, se sono vacanze estive, ci consentono di rilassarci. Mare, montagna, non importa dove si orienta il soggiorno ma, appunto, si tratta di un periodo diverso dal solito, in un altrove pronto, salvo vacanze avventurose…

I libri di mare sono la mia passione: ho imparato a scoprirla di recente, osservando i legami quasi invisibili tra i volumi della mia libreria, prestando attenzione alle mie liste dei desideri e accorgendomi che c’era una ricerca neanche troppo sotterranea che collegava il piacere della lettura di romanzi ambientati in luoghi di mare al fascino di alcuni progetti editoriali ispirati a grandi elementi mitologici del mare – fari, isole, viaggi remoti – fino all’approfondimento con una divulgazione ora umanistica ora scientifica, due facce di una medaglia. Dopo le liste del 2021, 2019 e 2018, non si esauriscono i miei consigli dedicati ai libri sul mare. Se siete in cerca di idee e ispirazioni, questo articolo fa per voi. Ci tuffiamo? Ambiente: come ce ne parla il mare Imprescindibile, per la raccolta di libri dedicati al mare dell’estate 2022, una stagione mai così calda, dove già a giugno patiamo la…

È il 2022, febbraio sta finendo ed è scoppiata la guerra. Non per metafora, non in un posto lontano da casa – l’Europa, per me – ma qui a due passi, un’invasione che semina angoscia tra le coscienze, orrore nelle immagini e la cui eco suona come un sinistro “terza guerra mondiale”. Non sono giorni facili, sono piuttosto collosi di angoscia per eventi che sembrano sfuggire al controllo razionale, al senso che potevamo esser certi di attribuire alla realtà. Lo sono per i racconti dei telegiornali che riattivano conoscenze scolastiche della geopolitica e fanno tremare. Catene causali, catene di auto in fuga, treni assaltati e i fucili, i missili, i messaggi, i morti. La disperazione, i confini, i pianti e l’incertezza che domina sovrana sull’est Europa e su tutti noi. Non lo so cos’è la guerra, non l’ho mai vissuta. Ipocritamente non penso con questa tonante paura nel petto all’Afghanistan,…

Beppe Fenoglio sarà protagonista del 2022 letterario con il suo centenario. La ricorrenza è stata ricordata al Salone del Libro di Torino dove è stato presentato il calendario di massima sul quale is svilupperà la lunga maratona per rileggere e omaggiare lo scrittore partigiano (le sole parole con cui chiedeva di essere ricordato) che più di tutti incarna i luoghi langaroli. Abile traduttore e drammaturgo, capace di raccontare la Resistenza e il mondo contadino delle Langhe con uno stile tanto efficace e peculiare da renderlo uno degli autori di riferimento della letteratura italiana, Beppe Fenoglio avrebbe compiuto, il primo marzo del 2022, cento anni. Mi fa quindi piacere condividere qui alcune anticipazioni che traggo dal comunicato stampa. Il Centro Studi Beppe Fenoglio, l’associazione culturale di Alba che ha come obiettivo principale la divulgazione e lo studio degli scritti fenogliani, organizza dal 1 marzo 2022 al 1 marzo successivo “Beppe Fenoglio…

Si chiama Vanina Guarrasi, professione poliziotta. La conosce molto bene chi, come me, da qualche anno si è appassionato ai romanzi gialli di Cristina Cassar Scalia sviluppando quella che, a conti fatti, potremmo definire quasi come un’amicizia letteraria. Vanina è costruita così solidamente, piena di contraddizioni e irrisolti, che è impossibile non provare, istintivamente, empatia per questo personaggio. Una super sbirra dal passato complicato, dal cuore pasticciato e dal fiuto straordinario, specialmente quando si tratta di cold case, storie cioè mai risolte del passato. In libreria da maggio 2021 L’uomo del porto (Einaudi), la nuova avventura di Vanina, è il quarto capitolo di quella che ha i tratti decisi di una serie di gran successo. Libro dopo libro, ogni volta condivido con le amiche la stessa sensazione di spaesamento una volta girata l’ultima pagina: e adesso? Dove ritroverò tutti i miei amici? Perché, come già mi ero interrogata in questo…